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Novena di Natale
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Quinto giorno |
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La città di Dio
Introduzione
Signore, apri le mia labbra
La mia bocca annuncerà la tua lode
Se oggi ascolto la tua parola, Signore:
Fa che non indurisca il mio cuore.
Beata colei che ha creduto:
in lei la parola di Dio si è fatto carne.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
E donaci la salvezza.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Amen
La grazia e la pace di Cristo Signore, che è, che era e che viene, sia con tutti voi.
E con il tuo spirito |
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Inno
(a cori alterni)
Cieli irrorate la vostra rugiada;
nubi, piovete la vostra salvezza.
Non adirarti più a lungo, Signore,
non ricordare ancora le colpe,
or la città dei tuoi santi è deserta,
Sion è tutto un triste deserto!
Cieli irrorate la vostra rugiada;
nubi, piovete la vostra salvezza.
Gerusalemme ora piange ed è sola,
prima era il tuo santuario amato,
la casa ove splendevi di gloria:
piena, sonanti di canti e memorie!
Cieli irrorate la vostra rugiada;
nubi, piovete la vostra salvezza.
Nostra speranza è Cristo che torna,
ritorna e vive nel cuore dell'uomo:
il vero dono di amore del Padre
e dello Spirito santo la gloria.
Cieli irrorate la vostra rugiada;
nubi, piovete la vostra salvezza.
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Prima lettura
Dal libro del profeta Isaia (30,18-27; 54,1-8)
Eppure il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui! Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela», caso mai andiate a destra o a sinistra. Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. «Fuori!» tu dirai loro. Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse. Ecco il nome del Signore venire da lontano; ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare; le sue labbra traboccano sdegno, la sua lingua è come un fuoco divorante.
Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perche più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un tempo deserte.
Non temere, perche non dovrai più arrossire; non vergognarti, perche non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? Dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore.
Parola di Dio
Rendiamo grazie a Dio
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Salmo (42)
(A cori alterni)
Come la cerva desidera i corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia è assetata di Dio,
del Dio vivente;
quando verrò e comparirò in presenza di Dio?
Le mie lacrime sono diventate il mio cibo giorno e notte,
mentre mi dicono continuamente:
«Dov'è il tuo Dio?»
Ricordo con profonda commozione
il tempo in cui camminavo con la folla
verso la casa di Dio,
tra i canti di gioia e di lode
d'una moltitudine in festa.
Perché ti abbatti, anima mia?
Perché ti agiti in me?
Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora;
egli è il mio salvatore e il mio Dio.
L'anima mia è abbattuta in me;
perciò io ripenso a te dal paese del Giordano,
dai monti dell'Ermon, dal monte Misar.
Un abisso chiama un altro abisso
al fragore delle tue cascate;
tutte le tue onde e i tuoi flutti
sono passati su di me.
Il Signore, di giorno, concedeva la sua grazia,
e io la notte innalzavo cantici per lui
come preghiera al Dio che mi dà vita.
Dirò a Dio, mio difensore:
«Perché mi hai dimenticato?
Perché devo andare vestito a lutto
per l'oppressione del nemico?»
Le mie ossa sono trafitte
dagli insulti dei miei nemici
Perché ti abbatti, anima mia?
Perché ti agiti in me?
Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora;
egli è il mio salvatore e il mio Dio.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito santo.
Com'era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen
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Seconda lettura
Dal libro dell'Apocalisse (19,1-3. 6-9)
Dopo ciò, udii come una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; perché veri e giusti sono i suoi giudizi, egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!». E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Udii poi come una voce di una immensa folla simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano:
«Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'Onnipotente. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché son giunte le nozze dell'Agnello; la sua sposa è pronta,
le hanno dato una veste di lino puro splendente». La veste di lino sono le opere giuste dei santi. Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!». Poi aggiunse: «Queste sono parole veraci di Dio».
Parola di Dio
Rendiamo grazie a Dio |
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Antifona al Magnificat
O Astro che sorgi, splendore di luce eterna e sole di giustizia
Vieni e illumina quanti giacciono
nelle tenebre e nell'ombra di morte
Magnificat ( a cori alterni)
L'anima mia magnifica il Signore
E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente
e santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre.
Luca (1, 47-56)
Preghiera dei fedeli
Supplichiamo il Signore Gesù Cristo. Egli è la via, la verità e la vita: diciamo
Vieni a salvarci, Signore
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Saluto finale e congedo
La tua chiesa, o Padre, è illuminata di gioia nell'attesa di tuo Figlio: scenda la pienezza della pace, la terra frema per le nuove energie celesti e, rivestita di preghiere e di canto, vada incontro al suo Redentore.
Padre nostro
Ave Maria
Maria sempre vergine prega per noi.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
(Seguono i canti di Natale)
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Inizio del Santo Rosario |
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