Chiesa Maria SS. Delle Grazie
La storia di questa chiesa inizia nel 1261 circa, anno presunto perché stampato sulla vecchia campana della chiesa, Salvatore Damaggio Navarra, noto storico gelese nel suo libro “Terranova Sacra” a pagina 12 del capitolo Corporazioni Religiose fa risalire la sua costruzione ben prima di quell'anno.
La chiesa, dedicata a S. Maria della Porziuncola, come consuetudine dei frati cappuccini, sorgeva ben lontano dalle mura di cinta del paese. Il perimetro della proprietà dei cappuccini andava, (parliamo dei nomi delle vie di oggi, poiché allora non esistevano) dal corso V. E. a nord, dal vallone Pasqualello a est, con proprietà privata a sud, e con la via Cappuccini a ovest, ed erano esposti alle frequenti invasioni barbariche che imperversavano in quei tempi, tanto che nel 1481 si decisero a trasferirsi entro le mura occupando una zona vicino alla chiesa di San Francesco dove costruirono un convento con accanto una piccola chiesa che dedicarono a S. Michele Arcangelo.
Si presume che tornarono al vecchio convento nel 1585, dopo aver realizzato il campanile della chiesa e una torre di avvistamento (questa torre di avvistamento nel 1877 fu proposta con delibera comunale a torre metereologica).
La chiesa è stata ampliata, diroccata e ricostruita diverse volte, sempre conservando lo stesso portale.
Nel 1867, dopo la confisca dei beni religiosi da parte dello stato italiano, il convento divenuto proprietà del comune prima fu trasformato in lazzaretto e poi, nel 1870, in ospedale civico e ricovero dei trovatelli dove trovavano sia alloggio che una scuola agraria che li avviava al modo del lavoro.
Nel 1878 il comune di Gela inaugurava l'apertura della Villa sorta sugli ex possedimenti dei cappuccini
Nel 1935 fu ristrutturata e ampliata con la creazione della navata sinistra e il 30 giugno consacrata al culto di S. Francesco e della Madonna delle Grazie
Nel 1944 fu rifatta la facciata eliminando il vecchio portale (che fine ha fatto?) e realizzando la facciata che ancora adesso ammiriamo, la chiesa è stata dotata di un campanile di tipo “Vela”, realizzato sulla parte posteriore della chiesa con un'unica campana decorata con la seguente scritta “1864 Con la elemosina del Popolo opera di Salvatore Di Mauro”
Negli anni ‘50 il vecchio convento è stato completamente demolito e poi rifatto così come lo vediamo adesso.
Nel 1958 dopo una grandissima raccolta fatta tra i fedeli il 2 luglio il cardinale Clemente Micara incoronava la statua della Madonna delle grazie. A tale ricordo i Padri Cappuccini emisero una medaglia in alluminio, unica nel suo genere perché è stata sbagliata la data dell'avvenimento.
La chiesa non è ben illuminata, perché le vetrate di cui è dotata sono dipinti con figure religiose policromi ma questa luce attenuata porta istintivamente alla meditazione, alla riflessione, alla preghiera intima del fedele.
La festa della Madonna si celebra il 2 luglio a cui partecipa tutta Gela, chi portando la candelora, chi senza scarpe, chi a piedi nudi, chi spoglia il suo neonato davanti al simulacro per grazie e grazie ricevute.