Ogni vocazione è sempre Dio che prende l'iniziativa ed è sempre dettata dall'amore: la chiamata alla vita, alla fede, alla vita cristiana attraverso i Sacramenti, alla scelta di uno stato di vita, a un cammino particolare di consacrazione e di missione. Prima di ogni scelta personale, c'è sempre uno sguardo di benevolenza e una chiamata da parte di Dio. Tutta la nostra esistenza è ricolma dei suoi doni, a cominciare dal dono della vita.
Questa chiamata impegna ciascuno di noi a rispondere all'invito di Dio affinché si sviluppi nella nostra vita il progetto originario che ci porta al livello di persone autenticamente libere nell'orizzonte stesso di Dio. Pertanto, rispondere e sviluppare in noi il germe della fede, depositato nel nostro cuore col Battesimo, altro grande dono di Dio, richiede la collaborazione fedele della persona umana.
Non si può dimenticare che accogliere o trascurare il dono della fede rivela l'essere umano nella sua maturità o immaturità. Per cui l'accoglienza di questa grande virtù che nobilita la nostra umanità e ci collega direttamente a Dio, coinvolge integralmente il credente nella sua dimensione umana e spirituale, al punto che sofferenze, prove, conflitti psicologici…, possono influire anche negativamente sulla fede. Ma se si assume l'impegno di un cammino e di uno sviluppo continuo di questo dono, la nostra personalità è stabile e ben definita.
Fonte: "Chiamati alla vita e alla fede" di Don Olinto Crespi
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