Regina Pacis
La costruzione del complesso parrocchiale “REGINA PACIS” con gli annessi locali per l'Oratorio costituisce una grande e affascinante avventura che attraversa la vita ecclesiale, sociale, culturale ed economica della città di Gela con particolare riferimento a quei quartieri della zona nord-ovest: Costa Zampogna, Fondo Iozza, Punta Vigne, Contrada Olivastro..
La rapida sequenza degli avvenimenti che si snodano in poco
più di un decennio impone il presente lavoro come narrazione dell'epilogo di una storia in cui i protagonisti, ciascuno per la propria parte, costituiscono l'elemento determinante.
Non è la segnalazione e l'esaltazione di benefattori che tanto hanno dato, offerto e lavorato con discrezione e nel nascondimento.
Ma “nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto il letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce” (cfr, Lc 8,16).
E' questa luce brilli allora
e illumini i sentieri dei giovani,
gratifichi il generoso impegno profuso,
scuota l'indifferente,
costituisca l'elemento di coesione di una comunità
concepita come un popolo in cammino.
Questa è la premessa del libro che il parroco Padre Angelo Strazzanti ha scritto e donato ai suoi parrocchiani alla fine del consuntivo lavoro della Chiesa. Chiesa di pietra per ospitare la Chiesa delle anime rivolte al Signore.
La chiesa Regina Pacis nasce da un decreto di Sua Eminenza Monsignore Vincenzo Cirrincione, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, per servire il nuovo quartiere nato negli anni '70, del 8 Marzo 1986, aperta al culto il 19 Luglio 1986 ed approvato dal Ministero degli Interni il 27 Gennaio 1987, in un garage di via G. Cesare è poco dopo, sempre sulla stessa via in un altro garage più grande, nasce l'Oratorio per le attività educative dei giovani che in massa lo frequentano.
La nuova parrocchia viene affidata a Padre Angelo Strazzanti.
Ben presto si constata che tutte e due i locali non riescono a contenere il flusso dei parrocchiani tant'é che la messa domenicale viene celebrata nei locali dell'Oratorio e le stesse attività per i giovani, in alcuni momenti, trovano spazio direttamente sulla pubblica strada.
La parrocchia si rivela un collante per la nuova comunità sia per la fede che li associa sia per le esigenze che il nuovo quartiere ha di bisogno per una vita sociale decente. L'intraprendenza del parroco e dei suoi parrocchiani fa sì che il nuovo quartiere in un tempo ragionevole venga fornito di tutti i servizi necessari.
Nasce prepotente l'esigenza di nuovi locali per la Chiesa di cui la nuova comunità sente come indispensabile per la vita del nuovo quartiere. Si ci appella ai fondi CEI ( 8 per mille) per avere i fondi necessari, si fanno progetti e calcoli per la fattibilità dell'opera. La Cei si mostra disposta a finanziare i lavori per la nuova Chiesa, ma non riesce a coprire con i suoi fondi tutto il lavoro, restano fuori dal finanziamento l'acquisto del terreno e la rifinitura dell'oratorio che in questo modo non avrà la possibilità di ospitare i ragazzi. La parrocchia è in fermento, si dà il via alle donazioni e ai prestiti delle famiglie verso la parrocchia, si anticipano i soldi per comprare il terreno in cui deve sorgere il fabbricato.
Richiesta di finanziamento alla CEI il 19 Dicembre 1994
Promessa di finanziamento della CEI il 10 Maggio 1995
Preliminari di acquisto area edificabile il 6 Luglio 1995
Licenza edilizia del comune di Gela N. 118 del 7 Dicembre 1995
Pratica CEI N. 695/95 decreto “A”/”B” del 2 Gennaio 1996
Posa della Prima pietra il 10 Marzo 1996
Atto di acquisto area edificabile 19 Dicembre 1996
Apertura locali del Ministero Pastorale, Natale 1996
Apertura al culto della Chiesa 23 Marzo 1997
Inaugurazione e dedicazione 23 Novembre 1997
Consegna bilancio consuntivo al Vescovo 2 Marzo 1998
I lavori per costruire e completare la nuova chiesa conta poche ore di sosta per il riposo, perché oltre ai lavoratori delle ditte lavorano anche i volontari che riescono a trovare una fetta del loro tempo libero per dedicarsi alla costruenda chiesa, e si riesce così a completare tutta l'opera, l'oratorio alla fine risulta completo in ogni sua parte tant'è da ospitare la prima messa il 24 dicembre 1996. Alle ore 20 l'oratorio sembrava ancora un cantiere, tanti volontari si apprestavano a completare i loro lavori mentre un esercito di donne aspettavano per fare le pulizie. Alle 22 l'oratorio brillava e profumava di cose nuove, alle 23 la prima messa, nel salone dell'oratorio, con alcuni fedeli fuori per mancanza di posto ma incuranti del freddo pungente seguivano lo stesso la funzione.
Come non ricordare l'ultimo finanziamento della CEI, era giovedì 20 Marzo del 1997, alle 11 si presenta in chiesa il compianto Don Gaetano Testa, responsabile finanziario della CEI siciliana, per constatare l'avanzamento dei lavori e dare il via libera all'ultimo finanziamento, Padre Angelo viene informato mentre svolge il suo lavoro di educatore e dietro permesso si precipita in Chiesa, ma le orecchie dei presenti non sentono discussioni di soldi ma un invito a Padre Gaetano Testa di concelebrare domenica prossima la prima messa in Chiesa. Ma non è possibile, non vedo come si possa fare ciò, la Chiesa è ancora un cantiere aperto, per domenica non sarà possibile. Ti garantisco che alla prima messa in questa Chiesa io sarò al tuo fianco perché me ne sono innamorato, io come te l'ho vista nascere e crescere passo dopo passo, non mancherò a questo appuntamento, ma non sarà certamente la prossima domenica. Padre Angelo gli rinnova l'invito e Padre Testa, anche se non convinto, accetta.
Il Sabato si lavora alacremente fino a notte, nessuno si prende qualche piccola sosta, la chiesa è ormai completa, mancano solo i portoni, alle 22 i muratori cominciano a fissarne il primo, a mezzanotte l'ultimo, alle 3 di notte l'esercito delle donne ha finito le pulizie. Alle 10,30 di domenica un Padre Testa sbigottito e felice concelebra la messa assieme a Padre Angelo Strazzanti.
La chiesa è stata progettata e diretta dall'Ingegnere gelese Ugo Granvillano, la ditta appaltatrice è la “Martorana Costruzioni” di Gela, i lavori artistici di pittura sono del Maestro d'Arte gelese Rocco Cuvato, la statua della Madonna Regina Pacis è stata progettata dalla gelese Maria Grazia Vitale e realizzata da Felix Costner di Ortisei (Bolzano), le campane sono della ditta “Squadrito Campane” di Pedara (CT), l'amplificazione della Chiesa è stata a cura della “Appi” di Palermo.
Fonte: Salvatore Ventura