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Circuito RC44

 

Trapani Cup 2013

 
Trapani Cup - Primo Giorno

Grande avvio per la RC44 Trapani Cup: bagno di folla per barche e velisti.

Vento molto instabile
Paul Cayard, Francesco Bruni e Vasco Vascotto a Trapani
I big premiano i giovanissimi di una regata Optimist
Soddisfazione dagli organizzatori di Vela del Sud

Partenza in grande stile per la RC44 Trapani Cup, evento velico tra i più attesi della stagione visto il livello dei protagonisti. L'accoglienza di Trapani per la grande vela è stata ancora una volta all'altezza della tradizione: migliaia di spettatori hanno affollato il villaggio in banchina sin dalla mattina prima dell'uscita in mare delle barche, e la giornata si è chiusa con il welcome dinner e i saluti del presidente di Vela del Sud Francesco Barranco.
Oggi come da programma si è svolta la giornata dedicata alle regate in Match Race, sfide uno contro uno. Le condizioni meteo sono state impegnative, a causa del vento estremamente variabile di direzione, con salti anche di 50 gradi. Cambi di percorso e scelte tattiche decisive sono state all'ordine del giorno, molto lavoro per Comitato di Regata e tattici.
Sono stati disputati 6 dei 9 “voli” previsti nel Round Robin che ha messo a confronto tutti i 13 team presenti, in rappresentanza di 8 nazioni. Poi il vento è finito e le regate sono state sospese. La classifica del Match Race per la RC44 Trapani Cup è comunque ufficiale e definitiva.
La vittoria è andata ai russi di Katusha (skipper l'americano Andy Horton) con 4 vittorie su 5 match, seguiti con lo stesso punteggio dagli inglesi di Team Aqua (4) oggi timonato dal kiwi Cameron Appleton, e a Peninsula Petroleum (4) team inglese oggi timonato da un Vasco Vascotto in gran forma (“Abbiamo perso il match contro Team Italia – ha detto Vascotto al rientro a terra – senza quella sconfitta avremmo vinto il Match Race, ma siamo soddisfatti”.
Al quarto posto con 3 punti (3 vittorie) gli svedesi di Artemis con Paul Cayard, seguiti a pari punti dai russi di Nika con il timoniere sloveno Tomislav Basic. Quindi con 2 punti un gruppo guidato da Team Italia di Massimo Barranco, timonata oggi da Francesco Bruni, e seguita dai francesi di Aleph (Mathieu Richard), gli sloveni di Careef (Michele Ivaldi), e i due team russi di Synergy (Ed Baird) e RUS 7 (Sergey Chevstov). Chiudono la classifica con 1 solo punto gli inglesi di Aegir (a sospresa vista la presenza del campione del mondo di Match Race Ian Williams) e gli statunitensi di Ironbound con l'oro olimpico Laser di Pechino 2008 Paul Goodison.

CONFERENZA STAMPA CON BAGNO DI FOLLA

La grande vela torna a Trapani da protagonista con la regata internazionale RC44. Lo ha testimoniato il folto pubblico presente in banchina al rientro delle barche e all'affollata conferenza stampa al villaggio. E lo hanno sottolineato Francesco Bruni, Vasco Vascotto, Paul Cayard e Massimo Barranco nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento, che si è svolta oggi pomeriggio nel village allestito presso la banchina del porto, dopo la conclusione della gara, davanti ad una grande cornice di pubblico. Presente anche il Sindaco di Trapani Vito Damiano.
“E' un grande orgoglio per la Sicilia poter ospitare questo evento – ha detto Massimo Barranco, armatore e timoniere di Team Italia e con Vela del Sud organizzatore della manifestazione -. Trapani ha una sua storia consolidata nel mondo della vela per avere ospitato nel 2005 due Acts dell'America's Cup. Non è stato difficile fare passare la nostra proposta di fare tornare la grande vela a Trapani, città del vento e luogo ideale per eventi come questo”. Barranco, siciliano, gioca in casa: “La pressione ci sta – ha detto -, ma cerco di mantenere la concentrazione, da velista e da sportiva, per fare il meglio”.
Francesco Bruni, reduce dalla vittoria a Napoli dell'ultima tappa dell'America's Cup World Series, si è soffermato sulla gara di oggi: “Le condizioni metereologi che in questi giorni non sono state delle migliori, ma sono certo che Trapani ci regalerà situazioni più favorevoli. Con condizioni “ballerine” è facile incappare in errori, ma alla fine vince sempre il più bravo. Bisogna sapere leggere il vento, anche quando di vento ce n'è poco”.
“Trapani – ha detto Vasco Vascotto – è una delle città più simpatiche tra quelle che ho visitato. Quando arrivi qui ti senti uno sportivo importante. Quando viaggi molto, come ho fatto io, e cambi equipaggi, è importante instaurare un rapporto umano che funzioni, con la gente e soprattutto con l'equipaggio. Sono sfide importanti ed esperienze positive. Alla fine la vela è uno sport, se fai bene festeggi, se va male rappresenta comunque un'opportunità, perché hai imparato qualcosa di nuovo. Come nella vita”.
Paul Cayard ha detto che “l'Italia ha una passione per la vela difficile da trovare in altri Paesi. Qui è sempre un piacere regatare”. Cayard, che fa parte del team di Artemis, challenger of record di America's Cup, si è soffermato anche sul presente e sul futuro dell'America's Cup: “Le barche oggi sono molto più veloci, le gare vicino alla costa, come a Napoli, avvicinano il pubblico a questo sport. E' soprattutto un gioco per i giovani, perché il carico fisico per le nuove barche è notevole”.

Fonte: La Repubblica - Sport