La Via Crucis
La Via Crucis in dialetto
Giovedì Santo
Venerdi Santo
Sabato Santo
 

Sabato SANTO

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Amen

Ufficio delle ore recitato con canto solenne... seguito da:

Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei (4, 1-16)

Fratelli, dobbiamo temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. Poiché anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella: purtroppo però ad essi la parola udita non giovò in nulla, non essendo rimasti uniti nella fede a quelli che avevano ascoltato. Infatti noi che abbiamo creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo ciò che egli ha detto:
Sicché ho giurato nella mia ira:

Non entreranno nel mio riposo! (Sal 94, 11).

Questo, benché le opere di Dio fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le opere sue (Gen 2, 2). E ancora in questo passo: Non entreranno nel mio riposo! Poiché dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza, egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo, come è stato già riferito:

Oggi, se udite la sua voce,

non indurite i vostri cuori! (Sal 94, 8).

Se Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno. E' dunque riservato ancora un riposo sabbatico per il popolo di Dio. Chi è entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie.

Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza. Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto.

Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio

Seconda Lettura

Da un'antica «Omelia sul Sabato santo». (Pg 43, 439. 451. 462-463)

Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.

Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.

Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire. Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.

Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.

Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».

 

Invochiamo la Madre in attesa della Resurrezione del Figlio

Inno (a due cori) :

Un oscuro silenzio sul mondo,
notte grave incombeva sui cuori:
s'era spenta la luce e la fede,
ora il Verbo taceva sepolto.

E gli Apostoli erravano spersi,
quale nave portata dai venti;
e le donne piangenti il Trafitto
apprestavano riti di morte.

«Rifarò in tre giorni il mio Tempio!
la solenne promessa del Cristo
ricordavano, attenti, i nemici,
che disposero guardie al sepolcro.

Solo tu, Desolata, credevi:
solo tu attendevi implorando
che la Vita tornasse dai morti,
nuovo Giorno, speranza d'eterno.

Dei credenti tu Madre, e di Pasqua
luminoso cammino alla Chiesa:
fa' che noi rinnoviamo con gioia
il tuo «sì», professando la fede.

A te, Padre potente, sia gloria,
a te, Figlio, che vinci la morte,
a te, Spirito, fonte di vita:
dai redenti a voi salga la lode.

Amen.


Lett.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 4, 16. 18-25)

Fratelli, eredi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge.

Abramo ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli , come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza . Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno di Sara. Per la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia .

E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato come giustizia, ma anche per noi, ai quali sarà egualmente accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio

Fonte: Qumran.net

 

La sepoltura di Gesù

 
Gesù ai piedi dell'Altare Maggiore
 
Si smonta la parete inferiore dell'Urna
 
Gesù viene estratto dall'Urna
 
Il clero porta a spalla Gesù
 
Gesù viene portato al sepolcro accompagnato dalle preghiere e dal lamento dei fedeli
 
Gesù verso il sepolcro
 
Gesù sulla via del Sepolcro
 
Gesù sulla via del Sepolcro
 
Gesù entra nella cappella della Passione
 
Gesù è nel sepolcro, avvolto da lenzuola secondo le usanze del suo tempo
 
Il Sepolcro chiuso
 
Maria segue Gesù nella via al sepolcro
 
Maria segue Gesù nella via al sepolcro
 
Maria segue Gesù nella via al sepolcro
 
Maria viene collocata sopra il sepolcro di Gesù
 
Maria Addolorata nella sua nicchia
 

Messa di Resurrezione

 
Benedizione del fuoco
 
Si accende il l cero pasquale
 
Benedizione del cero pasquale
 
La Luce di Cristo entra in chiesa
 
Benedizione dell'acqua
 
Gesù risorto