Demarete era figlia di Terone, tiranno di Agrigento, sposò Gelone e fu sempre a fianco del marito, sia a Gela che a Siracusa
Nella battaglia di Himera, Gelone ed il suo esercito di geloi, ben addestrati e in possesso di una poderosa ed invidiata cavalleria, si coprirono di gloria sul campo di battaglia, incendiando la flotta Punica formata da 5.000 navi e sconfiggendo l’esercito composto di 300.000 soldati cartaginesi sotto il comando di Amilcare. In quella battaglia trovò la morte Amilcare, e la maggior parte dei suoi soldati furono fatti prigionieri per essere poi veduti come schiavi in cosi gran numero tanto che sembrava l’Africa trapiantata in Sicilia.
Le condizioni per la pace furono miti , ed i cartaginesi per gratitudine di questa magnificenza donarono a Demarete, moglie di Gelone, una corona d’oro del valore di cento talenti.
Demarete accettò questa corona, ma non volle tenerla per se. In quella corona ella vedeva il coraggio ed il valore dei suoi concittadini geloi, per cui decise di farne dono al popolo e tramite la zecca la fece fondere per coniare monete commemorative in ricordo di quella grande vittoria
Demarete ebbe un figlio con Gelone che chiamarono Dinomede. Dopo la morte di Gelone sposò il fratello di costui Polizelo e che mise contro il fratello Gerone che considerava usurpatore del regno di Siracusa, perché per designazione tale regno spettava a suo figlio Dinomede.