Aglio (Allium sativum)
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Classificazione Cronquist |
Dominio |
Eukaryota |
Regno |
Plantae |
Divisione |
Magnoliophyta |
Classe |
Liliopsida |
Ordine |
Liliales |
Famiglia |
Amaryllidaceae |
Sottofamiglia |
Allioideae |
Genere |
Allium |
Specie |
A. sativum |
Classificazione APG |
Regno |
Plantae |
( clade ) |
Angiosperme |
( clade ) |
Monocotiledoni |
Ordine |
Asparagales |
Famiglia |
Amaryllidaceae |
Sottofamiglia |
Allioideae |
Nomenclatura binomiale |
Allium sativum
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L' aglio ( Allium sativum L. ) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Liliaceae, ma che la recente classificazione APG III attribuisce alle Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae).
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
A causa della sua coltivazione molto diffusa l'aglio attualmente viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate sia nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell' antico Egitto.
L'odore caratteristico dell'aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l' alliina ed i suoi derivati, come l' allicina ed il disolfuro di diallile.
Le varietà
Alcune delle cultivar di aglio più rinomate:
-Aglio di Caraglio - ( aj 'd Caraj ), L'aglio di Caraglio, un paese della provincia di Cuneo, è un aglio dal caratteristico aroma delicato. La caratteristica è data dal clima e dai terreni calcarei, dolomitici e cristallini delle montagne della Valle Grana. È stato creato, nel 2009, un Consorzio di tutela e valorizzazione.
-Piacentino bianco
-Aglio rosso di Sulmona
- Aglio di Vessalico (bianco), è presidio Slowfood.
-Serena
- Aglio rosso di Nubia - L'aglio rosso di Nubia, una frazione di Paceco (Trapani), è presidio Slowfood. Il bulbo è costituito tipicamente da dodici bulbilli o spicchi, con le tuniche esterne bianche e le tuniche interne di colore rosso vivo. Molto intenso e profumato.
- Aglio di Voghiera ( Fe ), di sapore delicato
Parassiti
I parassiti dell'aglio sono principalmente le larve delle mosche Chortophila brassicae o Hylenia antiqua che ne attaccano i bulbi facendoli marcire.
Coltivazione
Per coltivare l'aglio, bisogna prima dividerlo in spicchi uguali e poi piantarli uno a uno con la punta dello spicchio rivolta verso l'alto. Si pianta nello strato attivo.
Utilizzi
In cucina
L'aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come pesto, aioli, tzatziki. La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.
In medicina
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Allicina Uno dei derivati dell'aglio, l' allicina, ha dimostrato di possedere efficacia antibiotica.
Allergia
L'aglio per la presenza di 3 proteine (QR-1, QR-2, e QR-3), può essere causa di allergia alimentare.
In fitoterapia
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L'aglio ha diverse proprietà curative:
- Antiipertensivo
- Antielmintico (gli elminti sono una classe di vermi che possono parassitare l'intestino)
- Antiossidante ad opera di molti composti, come i vari solfuri, il selenio e le vitamine dei gruppi B e C
-Contro raffreddore e influenza
- Antitumorale (in vitro) ad opera di ajoene e disolfuri.
- Antitrombotico anche qui ad opera dell'ajoene ad azione antiaggregante piastrinica
L'uso dell'aglio crudo tritato finemente sui cibi come sughi, carne ed insalate è un ottimo coadiuvante per la cura dell' ipercolesterolemia; bronchiti catarrali; elmintiasi (nei bambini in special modo poiché portano sporcizia alla bocca).
Il consumo di aglio dà un generale senso di benessere all'organismo per la sua azione anti batterica quindi antiinfettiva.
Essendo anche un ottimo stimolante digestivo e diuretico viene anche utilizzato in forma di infuso (dai 5 ai 10 g in un litro di acqua) mentre per un'azione antisettica dai 10-15 g in decotto.
Per ovviare almeno in parte al disagio del conseguente "alito pesante" si deve privare l'aglio del piccolo germoglio verde interno facilmente estraibile.
Nella cultura popolare
Raccolta dell'aglio, Tacuinum Sanitatis Casanatense (XIV secolo)
Nel folclore europeo, si riteneva che l'aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei "parassiti" e conseguentemente l'aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Il suo potere antisettico era noto fin dall'antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d'aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt'oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Una famosissima cantilena napoletana recita:
Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa 'alice e capa d'aglio....''
Si consigliava infatti di tenerlo addosso la notte che precede il 24 giugno (San Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d'estate.
Che l'aroma dell'aglio non sia mai stato gradito è cosa nota tanto che lo stesso Shakespeare in "Sogno di una notte di mezza estate" fa dire ai propri attori nella seconda scena di non mangiare aglio in quanto "(...) e soprattutto, attori, anime mie, badate a non mangiar aglio o cipolla, ché dobbiamo esalare tutti un alito che deve riuscir dolce e gradevole (...)".
Anche nella cultura islamica l'aglio, pur essendo diffusamente e volentieri usato in gastronomia, viene di fatto interdetto a quanti devono poi recarsi in moschea il venerdì per la preghiera comunitaria di mezzogiorno ( ? alat al- ? uhr ), sulla scorta della tradizione che ricorda come il profeta Maometto non gradisse il suo odore (e quello della cipolla, che dunque risente di questo stesso "divieto”).
Fonte: Wikipedia