Il Prof. Carmelo Ventura nacque a Gela il 13 settembre 1853.
Dopo gli studi di base intraprende gli studi umanistici a cui si sentì particolarmente attratto per la particolare conformazione della sua natura.
Egli infatti viveva in un modo tutto suo fatto di gentilezze, cortesie e tanta fantasia, cioè la sua natura anche da grande non si discostava dalla tenerezza e dalla genuina fonte di vita di un giovinetto. Pertanto possiamo affermare che il Ventura anche se fisicamente portava le sembianze di una persona adulta, aveva nell’animo quelle prerogative che portano lo spirito a non invecchiare mai perché pensava, scriveva, creava e manifestava gioventù in tutte le circostanze della vita.
Dedicò gran parte della sua vita agli studi di filosofia e pedagogia, oltre alla narrativa e novellistica per ragazzi.
Si dedicò all’insegnamento e successivamente divenne Vice Ispettore scolastico.
Da giovane si dedicò anche alla scrittura in particolare nelle ricerche storiche e nella narrativa.
Tra i suoi scritti ricordiamo:
I turchi alla casina
L’avvenire della scuola
Dante e Ricciardi
In giro per la fattoria
Il campo delle moderne gare
Epigrafi e poesie
Pagine scultorie
In casa del nonno
Boccadoro
La nature nell’arte
Carmelo Ventura si spense nel 1939