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Novena di Natale |
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Ottavo giorno |
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O Emmanuele, Dio con noi
Antifona
O Emmanuele, nostro Re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio
Siamo alle soglie del Natale e questo motiva l'invocazione e giustifica la nostra riflessione: il Natale attua la profezia di Isaia, che annuncia la nascita di un figlio straordinario della Vergine Madre, la quale lo avrebbe chiamato Emmenuele,che significa “Dio con noi”.
Ingresso e saluto
Nel nome del padre e del figlio e dello Spirito Santo.
Amen
La grazia e la pace di Cristo Signore, che è, che era e che viene, sia con tutti voi.
E con il tuo spirito
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Canto delle Profezie
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Godi, figlia di Sion,
esulta figlia di Gerusalemme:
ecco il Signore verrà,
e in quel giorno vi sarà gran luce,
i monti stilleranno dolcezza,
e dai colli scorrerà latte e miele,
perché verrà un gran profeta,
ed Egli rinnoverà Gerusalemme.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Ecco dalla casa di David verrà il Dio Uomo a sedersi sul trono; vedrete e godrà il vostro cuore.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo d'Israele, portando sul capo la corona regale, e dominerà da un mare all'altro, e dal fiume ai confini estremi della terra.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Ecco apparirà il Signore e non mancherà di parola: se indugerà attendilo, perché verrà e non potrà tardare.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Il Signore discenderà come pioggia sul vello: in quei giorni spunterà la giustizia e l'abbondanza della pace: tutti i re della terra lo adoreranno e i popoli lo serviranno.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Nascerà per noi un bimbo e sarà chiamato Dio forte: Egli siederà sul trono di Davide suo padre e sarà un dominatore ed avrà sulle sua spalle la potestà regale.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
Betlemme, città del sommo Dio, da te nascerà il dominatore d'Israele.
La sua nascita risale al principio dei giorni dell'eternità, e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra, e quando Egli sarà venuto, vi sarà pace sulla nostra terra.
Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire
V. Il Signore è vicino.
R. Venite adoriamo. |
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I^ lettura: Is 7,10-15
E' il testo classico di Isaia, in cui il profeta annunzia al re Acaz la nascita di un bimbo che realizzerà in maniera particolarmente concreta l0invocazione frequente in Israele nei momenti di maggiori prove: “Il Signore degli eserciti è con noi”.
Dalla libro del profeta Isaia
Il Signore parlò ancora ad Acaz: “Chiedi un segno del Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto”. Ma Acaz rispose: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”. Allora Isaia disse: “Ascoltate, casa di Davide! Non siete contenti di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio con noi. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene”.
Parola di Dio
Rendiamo grazie a Dio
Salmo Responsoriale: Sal 117,19-25
Il Signore degli eserciti è con noi
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza
Il Signore degli eserciti è con noi
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori:
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
Il Signore degli eserciti è con noi
Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza
Il Signore degli eserciti è con noi
II^ lettura: Gv 1,1-2.214-16
Si tratta del testo per eccellenza, dove Giovanni, in una sintesi meravigliosa, parla del Verbo eterno fino alla sua incarnazione e la sua permanenza in mezzo a noi
Dal vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e verità. Giovanni gli rende testimonianza e grida: “Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me”.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia.
Parola del Signore
Lode a te, o Cristo
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Riflessione
Alle soglie del Natale, si rivela la sua meravigliosa e incredibile grandezza della prima e della seconda venuta. Tutta la liturgia dell'Avvento converge verso questo aspetto che è anche la realtà più desiderata e attesa: Dio con noi, con le sue creature. Questo è il vero segreto che sta in tutti i cuori, più o meno consapevolmente: stare sempre con Dio. Molte sono le affermazioni della rivelazione intorno alla presenza di Dio; ma il cuore sarà soddisfatto, solo quando questa presenza si farà esperienza. Con l'Incarnazione Dio è con l'uomo; Dio entra nell'umanità dell'uomo, nella quale si dà addirittura per cibo. Il Messia è l'atteso, la speranza dei popoli. E' superfluo dire che l'attesa del Messia è la ragione di tutto l'Antico Testamento, Gli Israeliti non sono le genti ma anch'essi hanno la loro ragione di essere solo come popolo che attende.
Intanto Dio ha compiuto il gesto veramente supremo: si è fatto carne, è con noi. E' entrato nella storia degli uomini e la vissuta tutta. Mentre la storia degli uomini continua, avendo l'Emmanuele come Re e Legislatore, la celebrazione annuale mira a ravvivare e rinnovare l'attesa della più perfetta presenza tra noi; la pienezza esperienziale della sua presenza. Dio è con noi, con ognuno di noi: vivendo con lui e secondo le sue leggi, l'uomo cammina verso una sua venuta, che sarà una visione ed esperienza della sua gloria divina. La vita del credente ha questo senso: attesa del Cristo, attesa di Dio. Si salva, se vive nella speranza d'incontrarlo.
Ma chi celebra il Natale, deve farsi interprete ogni volta anche delle attese e della salvezza di chi non conosce o non crede. Ci sono uomini che attendono ancora il primo incontro.
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Antifona al Magnificat
O Emmanuele, nostro Re e Legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore Dio nostro
Magnificat
L'anima mia magnifica il Signore
E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente
e santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Luca 1, 47-56
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Invocazioni dei fedeli
Cristo, nato a Betlemme, è la rivelazione e manifestazione completa di Dio, che viene ad abitare in mezzo a noi per essere nostro Re e Legislatore, e così attuare la nostra salvezza, Diciamo:
Signore nostro Dio, vieni a salvarci
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O Dio onnipotente ed eterno, è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: ci soccorrertà nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e siè degnato di abitare tra noi. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli.
Congedo:
Padre nostro…
Ave Maria…
Maria, madre della Saggezza, prega per noi.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Fonte: Edoardo Luini
Edizioni Paoline
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