Natale
Tempo di Natale
Natale
Canzoni di Natale
Babbo Natale
La befana
Una notte di Natale
Novena
Novena bimbi
 
 

 

Novena di Natale

 
 

Quarto giorno

 

Divina radice, le nazioni t'invocano

 

Antifona

O Germoglio della radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te
ire della Terra,e le nazioni t'invocano: vieni a liberarci, non tardare

Ingresso e saluto

Nel nome del padre e del figlio e dello Spirito Santo.

Amen

La grazia e la pace di Cristo Signore, che è, che era e che viene, sia con tutti voi.

E con il tuo spirito

 

 

Canto delle Profezie

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Godi, figlia di Sion,
esulta figlia di Gerusalemme:
ecco il Signore verrà,
e in quel giorno vi sarà gran luce,
i monti stilleranno dolcezza,
e dai colli scorrerà latte e miele,
perché verrà un gran profeta,
ed Egli rinnoverà Gerusalemme.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Ecco dalla casa di David verrà il Dio Uomo a sedersi sul trono; vedrete e godrà il vostro cuore.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo d'Israele, portando sul capo la corona regale, e dominerà da un mare all'altro, e dal fiume ai confini estremi della terra.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

 Ecco apparirà il Signore e non mancherà di parola: se indugerà attendilo, perché verrà e non potrà tardare.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Il Signore discenderà come pioggia sul vello: in quei giorni spunterà la giustizia e l'abbondanza della pace: tutti i re della terra lo adoreranno e i popoli lo serviranno.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Nascerà per noi un bimbo e sarà chiamato Dio forte: Egli siederà sul trono di Davide suo padre e sarà un dominatore ed avrà sulle sua spalle la potestà regale.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Betlemme, città del sommo Dio, da te nascerà il dominatore d'Israele.
La sua nascita risale al principio dei giorni dell'eternità, e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra, e quando Egli sarà venuto, vi sarà pace sulla nostra terra.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

V. Il Signore è vicino.
R. Venite adoriamo.

 

I^ lettura: Is111-5.10; 52,15

La lettura propone il famoso testo messianico di Isaia, dove il profeta annuncia il fatto straordinario che sarà motivo di stupore per tutti i re: lo spuntare cioè di un Germoglio dal tronco di Davide che, dopo le invasioni assiro-babilonesi sembrava scomparso insieme a tante altre dinastie della regione. Lo straordinario sta proprio nel fatto che questo Germoglio si innalzerà tanto da essere un segno per tutti i popoli.

Dal libro del profeta Isaia

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i poveri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sua labbra ucciderà l'empio. Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà. In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa. Così meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, perché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio


Salmo Responsoriale:

Proponiamo come salmo responsoriale quello che è ormai passato alla tradizione di questa Novena con il nome di Polisalmo, perché formato da espressioni prese da più salmi esprimenti il desiderio urgente della salvezza. Può essere cantato di seguito, o recitato in forma responsoriale.

Vieni, Signore, non tardare

Gioiscano i cieli ed esulti la terra,
tripudiate di gioia, o monti.
Prorompano in giocondità i monti,
e i colli in giustizia.
Perché verrà il Signore,
e avrà misericordia dei suoi poveri.

Vieni, Signore, non tardare

Stillate, cieli, dall'alto, e piovano il Giusto le nubi;
si apra la terra e germogli il Salvatore.
Dimostraci, o Signore, la tua misericordia,
e donaci la tua salvezza.

Vieni, Signore, non tardare

Manda, o Signore, l'Agnello dominatore della terra,
da Petra nel deserto al monte della figlia di Sion.
Vieni a liberarci, Signore, Dio degli eserciti,
mostraci il tuo volto e saremo salvi.

Vieni, Signore, non tardare

Vieni, o Signore, a visitarci nella pace,
affinché godiamo davanti a te con cuore sincero.
Oh! Se tu squarciassi i cieli e discendessi;
davanti a te i monti si scioglierebbero!

Vieni, Signore, non tardare

 

II^ lettura: Gv 12,31-36

La proclamazione del testo di Giovanni è la migliore espressione dell'attuarsi di quanto annunciato dai profeti. Cristo sarà innalzato e diverrà un segno per le nazioni. La sua morte renderà muti i grandi della terra.
Gesù, il Germoglio, sarà per tutti un segno luminoso.

Dal vangelo secondo Giovanni

Disse Gesù: “Ora è il giudizio di questo mondo;ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Io, quando sarò da terra, attirerò tutti a me”. Allora la folla gli rispose: “Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno ; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere elevato? Chi è questo Figlio dell'uomo?”. Gesù allora disse loro: “Ancora poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre. Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce”.

Parola del Signore

Lode a te, o Cristo

 

 

Riflessione

L'antifona di oggi contiene molte verità: la prima è che il Messia è “germogliato” dalla stirpe di Davide; affonda le sue radici umane nella radice davidica. L'Apocalisse chiama il Messia “radice della stirpe di Davide” (22,16). L'espressione è molto significativa; la stirpe di Davide in realtà è “radicata” nel Messia, si riassume in lui e in lui si realizza come “radice” sen'altro, per antonomasia.

Insieme alla stirpe di Davide, tutta l'umanità è chiamata a radicarsi in Cristo. Lui infatti, è stato posto al centro e al di sopra dell'umanità come un “segno”, una forza di richiamo e di coesione. I sovrani sono un nulla davanti a lui; così come tutti i poteri terreni: tacciono e si mettono la mano alla bocca, come avviene quando qualcosa sorprende tanto da far trattenere il respiro. Siccome però il “Germoglio”è apparso in mondo scompigliato dal peccato, è vissuto “come una radice in terra arida” (Is 52,2).

L'immagine della radice e del Germoglio si prestano, così come le presentano le scritture, a descrivere tutto l'arco della vita e del mistero del Messia: la sua Incarnazione e il suo Natale, come afferma Isaia nella lettura ora proclamata; la sua esistenza e passione dolorosa; il suo ritorno finale, nel richiamo che ne fa l'Apocalisse. Intanto, mentre la storia avanza, la “radice” rimane “segno” di speranza e di salvezza per tutti i popoli.

Mentre per i popoli ci può essere un cammino più o meno lungo, per i singoli si tratta di avvertire la presenza della “radice”, di Cristo cioè come ragione, fondamento, principio e fonte di vita. Si tratta di comprendere che fondando la propria esistenza su altri valori fuori di lui, si è “sradicati”. Per noi è stato il Battesimo a radicarci in lui. Usando e vivendo la vita con fede ognuno si radica sempre più in lui. Di fronte a tale fede è giustificato e spontaneo chiedergli di non tardare, perché l'uomo è libero solo se radicato in ciò che veramente e divinamente vale.

 

 

 

Antifona al Magnificat

O Germoglio della radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t'invocano:
vieni a liberarci, non tardare

Magnificat

L'anima mia magnifica il Signore
E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente
e santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Luca 1, 47-56

 

Invocazioni dei fedeli

Abbiamo proclamato Gesù, nato per noi a Betlemme, come il divino Germoglio, la vera Radice che attinge e distribuisce linfa divina a tutta l'umanità; rivolgiamogli la nostra supplica, piena di sorpresa e ammirazione adorante.
Diciamo:

O santo Germoglio, vieni non tardare

-…….

-…….

-…….

-…….

-…….

O Dio che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'Incarnazione. Per Cristo nostro Signore.
Amen

Congedo:

Padre nostro…

Ave Maria…

Maria, madre della Saggezza, prega per noi.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Fonte: Edoardo Luini

Edizioni Paoline