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Novena di Natale

 
 

Sesto giorno

 

Il Messia, luce nuova e grande

Antifona

O Astro che sorgi, splendore della luce eterna e sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.

L'antifona si rivolge al Messia qualificandolo come “Oriente” (Zc 6,12), che la traduzione italiana ha preferito tradurre con “Astro”. Le due espressioni che seguono sono tolte rispettivamente da Eb 1,3 e da Ml4,2. Il Messia è la “luce” che viene per illuminare chi si trova nelle tenebre.

Ingresso e saluto

Nel nome del padre e del figlio e dello Spirito Santo.

Amen

La grazia e la pace di Cristo Signore, che è, che era e che viene, sia con tutti voi.

E con il tuo spirito

 

 

Canto delle Profezie

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Godi, figlia di Sion,
esulta figlia di Gerusalemme:
ecco il Signore verrà,
e in quel giorno vi sarà gran luce,
i monti stilleranno dolcezza,
e dai colli scorrerà latte e miele,
perché verrà un gran profeta,
ed Egli rinnoverà Gerusalemme.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Ecco dalla casa di David verrà il Dio Uomo a sedersi sul trono; vedrete e godrà il vostro cuore.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo d'Israele, portando sul capo la corona regale, e dominerà da un mare all'altro, e dal fiume ai confini estremi della terra.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

 Ecco apparirà il Signore e non mancherà di parola: se indugerà attendilo, perché verrà e non potrà tardare.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Il Signore discenderà come pioggia sul vello: in quei giorni spunterà la giustizia e l'abbondanza della pace: tutti i re della terra lo adoreranno e i popoli lo serviranno.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Nascerà per noi un bimbo e sarà chiamato Dio forte: Egli siederà sul trono di Davide suo padre e sarà un dominatore ed avrà sulle sua spalle la potestà regale.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

Betlemme, città del sommo Dio, da te nascerà il dominatore d'Israele.
La sua nascita risale al principio dei giorni dell'eternità, e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra, e quando Egli sarà venuto, vi sarà pace sulla nostra terra.

Ant. Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire

V. Il Signore è vicino.
R. Venite adoriamo.

 

I^ lettura:Is 9,1-6

Il profeta annuncia una restaurazione, che sarà una grande luce per il popolo. Con l'apparizione del Messia questa profezia troverà la sua attuazione piena

Dal libro del profeta Isaia

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che camminavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia . Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si divide una preda. Poiché tu, come al tempo di Madian, hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle spalle e il bastone dell'aguzzino. Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia e ogni mantello macchiato di sangue sarà bruciato, sarà esca del fuoco. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato Consigliere ammirabile. Dio potente, Padre per sempre, Figlio della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre.

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio

Salmo Responsoriale: Sal 26, 1.4.13-14

Gesù viene dall'alto come sole che sorge

Il Signore è la mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?

Gesù viene dall'alto come sole che sorge

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Gesù viene dall'alto come sole che sorge

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Gesù viene dall'alto come sole che sorge

II^ lettura: Gv 3,16-21

In questo testo, che è parte del dialogo tenuto da Gesù con Nicodemo, il Messia è detto “luce”, inviata da Dio agli uomini; chi l'accoglie si salva.

Dal vangelo secondo Giovanni

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta al mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte da Dio.

Parola del Signore

Lode a te, o Cristo

 

 

Riflessione

La liturgia natalizia è tutta festa di luce, che viene detta “vera”, “nuova” e “grande”. Giovanni è l'apostolo della luce di Cristo; ne periodo natalizio presenta, a più riprese, la venuta di Cristo come la venuta della luce: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9). Zaccaria annunzia e saluta il Messia come “un sole che sorge, per rischiarare coloro che stanno nelle tenebre” (Lc 1,78). Il mondo, come abbiamo meditato e pregato ieri, ha bisogno di essere liberato da legami del “carcere”; ha bisogno anche di essere portato alla luce, perché il carcere è tenebra, oltreché chiusura. Nella luce del Verbo Incarnato è data all'uomo la possibilità divedere, conoscere se stesso e il mistero di Dio. La costituzione conciliare GS afferma che “solamente nel mistero del Verbo Incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo” (n. 22). Mistero dell'uomo è la sua origine, la sua natura spirituale, i suoi connotati specifici, la sua coscienza morale, la sua libertà, i suoi dolori, i suoi destini. Solo l'Incarnazione del Figlio di Dio illumina tutto questo.

Il mondo ha bisogno di luce divina, per rivelarci Dio; ha bisogno di qualcuno che lo conosce, che sa tutto di lui. Il prefazio della Messa di Natale afferma che con l'Incarnazione l'uomo è ammesso a “conoscere Dio visibilmente”. Sì, a Natale è avvenuto questo: Dio si è fatto conoscere dagli uomini, nella loro stessa forma.

Intanto Cristo nella Chiesa continua a rivelare Dio; la celebrazione del Natale ha anche questa finalità. Tutto questo nell'attesa che si riveli nella totalità e chiarezza della sua gloria.

Evidentemente la riflessione ha anche il suo aspetto negativo: illuminare chi colpevolmente è nelle tenebre, perché ogni peccato è tenebra. Chi perde di vista Dio, pensa e vive al di fuori di lui, è nelle tenebre. Chi ha perduto il senso vero della vita, giace nell'ombra di morte. Continui dunque il Bambino di Betlemme la sua missione illuminatrice; per questo lo invochiamo e lo celebriamo.

 

 

 

Antifona al Magnificat

Astro che sorgi, splendore della luce eterna e sole di giustizia: vieni illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Magnificat

L'anima mia magnifica il Signore
E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente
e santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Luca 1, 47-56

 

Invocazioni dei fedeli

La luce è la prima creatura chiamata da Dio creatore; è anche la prima manifestazione di lui nel mistero dell'Incarnazione; il primo bisogno dell'umanità. In tale convinzione invochiamo il Figlio di Maria dicendo:

Vieni, illumina ogni uomo di questo mondo

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O Dio onnipotente ed eterno, luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivelati a tutti i popoli nello splendore della tua verità. Per Cristo nostro Signore.

Congedo:

Padre nostro…

Ave Maria…

Maria, madre della Saggezza, prega per noi.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Fonte: Edoardo Luini

Edizioni Paoline